Le staffe a fianco adoperate per la derivazione nelle condotte vengono comunemente installate da un solo tecnico se di piccole dimensioni e da più tecnici per dimensioni notevoli.
Hanno lo svantaggio di resistere a basse pressioni di esercizio fra i 4 e i 10 Bar e circa 16 per le staffe saldate. Caratteristica comune a questa tipologia di derivazione è il fatto che la condotta deve essere completamente libera. per condotte interrate e di notevoli dimensioni ciò comporta una cospicua spesa in quanto occorre dissotterare completamente la condotta eliminando terra e massetti con escavatori o mezzi pneumatici. Occorre considerare i costi della saldatura e delle attrezzature atte a realizzarla, il rifacimento dei massetti e l’attesa per il consolidamento degli stessi prima della posa della condotta.
Da notare che le flange di derivazione per la saldatura in tubi di materiale plastico sono anch’esse dello stesso tipo di materiale, mentre i Raccordi ad Innesto possono essere sia in materiale plastico che anche in metallo che ne assicura una maggiore resistenza.
Nelle condotte interrate l’utilizzo delle staffe non saldate, comporta un rischio notevole relativamente agli spostamenti che la condotta può subire a causa di smottamemti del terreno. Nello specifico le staffe, anche se ben serrate alla condotta, a seguito di piccoli movimenti dovuti anche alle variazioni di temperatura sia della conduttura che dell’ambiente esterno, possono scorrere su di essa lasciando il foro di derivazione libero di riversare il liquido nel terreno e non più all’utenza. Problema analogo può presentarsi nelle condotte con derivazione plastiche saldate in quanto, il possibile spostamento della condotta, può causare la rottura del manicotto che sporge dalla condotta. queste problematiche si annoverano fra le principali cause di perdita nelle condotte idriche.
I costi delle staffe sono notevolmente maggiori rispetto ai Raccordi Rapidi ad Innesto soprattutto per le condotte di grandi dimensioni. A questi costi va anche aggiunto il costo relativo al tempo, ai mezzi ed al personale in più impiegati, il tutto con pressioni di esercizio che raramente superano i 16 Bar.